Meiling rientra nella classe, dopo la ricreazione, e vede che i bambini della classe di yoga sono seduti sui talloni, la fronte a terra e i palmi delle mani verso l’alto. Rimanendo in silenzio per non disturbare gli altri, Meiling si unisce al gruppo, si siede sui talloni e mette la fronte a terra.
Dopo un po’, i bambini si alzano e Meiling li segue. Alzandosi, si accorge che la sua testa è diventata… più leggera. È come se tutta la pesantezza fosse scivolata via, giù verso la terra. Subito intuisce che avrebbero parlato di un centro che è nella testa, visto che dopo il collo, dove sta il Vishuddhi chakra, doveva per forza esserci qualcosa nella testa.
La sua intuizione viene presto confermata dalla Maestra che annuncia: “Adesso parleremo del sesto chakra, quello che è nella testa!” Questa volta tutti i bambini hanno le mani alzate per parlare, ormai nessuno si sente più timido verso la nuova amica.
Matteo ha la parola e tutto d’un fiato dice: “Il sesto centro è l’Agnya chakra. Il sesto centro si trova proprio al centro della testa. Nell’immagine di vede come un fiore con 2 petali bianchi ed è in mezzo a due palloncini: uno giallo e uno blu che sono i nostri pensieri. Il palloncino giallo sono i pensieri del passato, il palloncino blu sono i pensieri del futuro.” Matteo si sente soddisfatto di aver detto tutto senza sbagliare. (Agnya si pronuncia ‘ag-nia’)
Meiling guarda l’immagine e chiede: “Perché se il canale giallo è a destra poi il palloncino giallo è a sinistra e se il canale blu è a sinistra poi il palloncino blu è a destra?”
Elisa da subito un risposta, dicendola come se fosse ovvia: “Perché i canali sono incrociati nella testa!!”
“Davvero?!” Meiling non ci crede tanto.
Ora interviene Daniele che è bravo pure in scienze: “Certo, gli scienziati hanno mostrato che gli emisferi del cervello sono invertiti, cioè quello a destra controlla il sistema nervoso a sinistra e quindi il corpo a sinistra; mentre quello a sinistra controlla il sistema nervoso a destra e quindi il corpo a destra. Quindi, siccome i canali sono nel sistema nervoso, allora è uguale.”
Elisa continua: “L’Agnya chakra è sulle dita dell’anello.”
“Si dice anulari” interviene un altro bambino.
Meiling mette la sua attenzione sulle mani e sente che i suoi anulari sono freschi e lo dice trionfante: “I miei sono freschi ora!!”
“Prima abbiamo fatto un esercizio per aiutare il sesto centro, per questo senti fresco. Una posizione simile a quella che chiamano posizione della foglia, però noi teniamo le mani aperte per prendere vibrazioni.” commenta Daniele.
“Mi ricordo” dice Meiling “che quando abbiamo fatto la Prima Meditazione, abbiamo messo la mano sulla fronte e abbiamo detto ‘Io perdono’. È lo stesso chakra?”
“Sì, esatto, questo è il Chakra del Perdono. Solo se noi perdoniamo allora questo chakra si apre e la Kundalini può passare e andare nel settimo chakra. Se noi pensiamo tanto allora i palloncini si gonfiano e il chakra si chiude e allora la Kundalini non può passare.” dice Daniele.
“Se pensiamo tanto al passato, a quello che abbiamo fatto ieri o prima, allora è il palloncino blu che si gonfia. Se pensiamo tanto al futuro, come quando pensiamo a cosa faremo domani, come lo faremo, allora è il palloncino giallo che si gonfia. Nei bambini, però, non sono così gonfi, per noi è più facile” aggiunge Elisa sorridendo.
“Io capisco che vuol dire non pensare, cioè quando c’è silenzio nella testa; però non capisco una cosa, che vuol dire perdonare? Come si fa?” chiede Meiling. Questa è una domanda un po’ strana, perché nessuno ci aveva mai pensato e quindi i bambini impiegano un po’ prima di rispondere; la Maestra non dice nulla, perché vuole che siano i bambini a rispondere.
“Ecco, io, una volta mio fratello mi ha rotto una bambola e io ero arrabbiata con lui e pensavo che volevo vendicarmi e rompere un suo giocattolo. Però essere arrabbiata era brutto e allora ho alzato la Kundalini e ho meditato un po’ e poi non ero più arrabbiata con mio fratello e quindi non ci ho pensato più, anche se ero un po’ dispiaciuta che la mia bambola era rotta. Allora la mamma ha visto che ero triste e mi ha aggiustato la bambola.” ha raccontato Lucilla.
“Invece io volevo giocare a pallone con i bambini in cortile, ma loro non mi volevano perché dicono che non sono bravo. E allora pensavo che non era giusto, perché mi piace giocare con loro, e quindi pensavo sempre a questo e mi sentivo triste. Poi alla fine ho perdonato e non ho più pensato a questo e ho trovato altri amici con cui giocare altri giochi.” ha raccontato Matteo.
“Ho capito adesso” sorride contenta Meiling.
“Poi, nell’Agnya chakra c’è il Signore Gesù e Madre Maria” continua Daniele.
“Ma come Gesù non era nel primo centro?” chiede Meiling.
“Sì, però quello era da bambino e qui è da grande” risponde Alessia. “Perché Lui, da grande, ha insegnato il Perdono alle persone. Perché loro sono stati cattivi con Lui e però Lui li ha perdonati e così ha insegnato il perdono a tutti.”
“Infatti, prima di Gesù, nessuno parlava di perdono. Se uno faceva male ad un altro, allora l’altro faceva male a lui. Dicevano infatti: ‘Occhio per occhio, dente per dente’. Quindi, senza Gesù, questo centro non si apriva mai. Ora invece tutti possono aprire questo centro.” spiega Daniele.
“Poi Gesù ha insegnato una preghiera che aiuta l’Agnya chakra, come un mantra. Si chiama Padre Nostro. Forse tu non la conosci, perché vieni dalla Cina, però puoi trovarla su Internet, è molto facile e funziona davvero!” dice Elisa.
“Anche il Signore Buddha è nell’Agnya chakra, Lui però è dove è il palloncino giallo, quindi del canale destro. Il palloncino giallo è chiamato EGO, cioè quando noi pensiamo solo a noi stessi, a fare quello che ci piace e non pensiamo mai agli altri. Il palloncino blu invece è chiamato SUPER-EGO, ma non perché sia ‘super’, si dice così. Il super-ego è di quando noi siamo sempre tristi e pieni di paure e anche pensiamo agli altri e aiutiamo gli altri; ma siamo molto attaccati a loro e vogliamo sempre che gli altri ci pensano e che fanno qualcosa per noi, se no ci sentiamo tristi.” spiega Giorgio, che finalmente era riuscita a prendere la parola.
“Io conosco Buddha, nel mio paese molte persone lo seguono” dice Meiling. “Lui diceva che dobbiamo essere senza desideri per non soffrire, dobbiamo essere distaccati dalle cose del mondo. Però è difficile essere così sempre. A volte sono così, ma altre volte desidero tanto qualcosa e se non riesco ad averla poi mi sento giù.”
“Sì, questo succede a tutti, però con la meditazione si può migliorare.” aggiunge Alessia.
“Quali sono le cure per l’Agnya chakra?” chiede Meiling.
“Sono queste:
Usando le vibrazioni. Come al solito, metti la mano destra sulla fronte e poi l’altra prende energia dalla Fonte Universale di Energia (che è tutta intorno a noi). Oppure puoi fare i bandhan, come abbiamo visto.
Tenere la fronte libera. Una cosa molto importante è che bisogna tenere la fronte libera, perché l’Agnya chakra ha bisogno di luce. Quindi non devi avere un taglio di capelli con la frangetta. Anzi se uno ha la frangetta può diventare strabico (con gli occhi storti).
Tenere lo sguardo fermo. Quando cammini per strada, non devi ruotare gli occhi in continuazione a destra a sinistra (anche se lo fanno quasi tutti), questo continuo movimento può dare fastidio al sesto chakra.
Se uno ha problemi di vista, allora fanno molto bene gli esercizi per gli occhi, ma quella è un’altra cosa, perché comunque si fa per un breve periodo di tempo non in continuazione.
L’Agnya chakra controlla anche la vista, cioè l’Agnya chakra sinistro lo fa. L’Agnya sinsitro parte dalla parte destra del cervello e va fino a dietro la testa dove è il cervelletto e il centro della visione. Quindi, se uno ha problemi di vista, deve lavorare l’Agnya posteriore (dietro la testa). Ma per le tecniche da usare è meglio chiedere alle Maestre nei corsi.
Il pediluvio. Il pediluvio si fa sempre e fa bene a tutto, anche a liberare la testa da pensieri.
Mettere la fronte a terra. Questo esercizio lo abbiamo visto prima. Ti siedi sui talloni e poi la fronte a terra e rimani così per un po’.
Con i mantra. Ecco alcuni mantra per l’Agnya chakra:
- Io perdono.
- Io perdono tutto e tutti, anche me stesso/stessa.
- Madre Kundalini, per favore, perdona tutti i miei errori del passato, liberami da tutti i miei attaccamenti e i pensieri verso il passato (Agnya sinistro).
- Madre Kundalini, liberami da tutti i miei dubbi, dal mio ego e da tutti i pensieri verso il futuro (Agnya destro).
“Ora che abbiamo visto un po’ tutto sul sesto chakra, vorrei raccontarvi due storie che vi fanno capire quanto è importante essere umili. Infatti l’Umiltà è un’altra qualità dell’Agnya chakra. Essere umili significa non avere EGO, cioè ‘io io io’ ‘ mio mio mio’. Bisogna capire gli altri e condividere le cose con loro. Prima vedremo la storia di una bambina capricciosa e poi la storia della ruota vanitosa.”