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il modo più facile per stare bene

Il Principe Capriccioso

Mahatma Gandhiji con dei bambiniQuesta storia è tratta da un episodio realmente accaduto nell’ashram (casa collettiva) del Mahatma Gandhi (per i curiosi, “Mahatma” significa grande anima), il famoco rivoluzionario pacifico che aiutò il suo paese, l’India, a liberarsi dal dominio degli inglesi. Questo avveniva agli inizi del ventunesimo secolo.
Nella seguente storia, Gandhi prende il nome di Maestro Theon e il figlio del Maraja prende il nome di Zarko. Il principe Zarko si sentiva troppo importante per dividere la stanza con altri ragazzi, voleva uno spazio tutto per sé.
Vediamo come il Maestro risolse la questione.


L’amico di Zarko raccontò un divertente episodio del suo primo giorno a scuola.
“A casa, la mia spaziosa camera da letto aveva ogni tipo di lusso immaginabile, persino dei servi che mi sventolavano dei ventagli (ndt i ventilatori ancora non esistevano) nelle notti calde per farmi dormire bene”, cominciò il principe Zarko, che era appena arrivato all’ashram del Maestro Theon.
“Ci sono due grandi saloni qui” interruppe il suo amico. “Di giorno ci sono le classi e di notte ci dormiamo dentro; le ragazze in una e i ragazzi nell’altra. Zarko era ancora molto la Sua Serena Altezza Reale il Principe Zarko per accettare una tale accomodazione. Si precipitò dal Maestro e gli chiese una stanza per sé e un letto.”

Zarko rise imbarazzato.

“Maestro Theon gli disse gentilmente che non c’erano letti”, continuò il suo amico “e Zarko diventò persino più arrabbiato di prima e disse che Lui, il figlio di un re, non poteva assolutamente dormire sul pavimento con così tanti compagni di stanza! Maestro Theon si scusò per l’inconveniente e disse di essere dispiaciuto per la mancanza di letti, ma se Zarko voleva dormire separatamente dagli altri ragazzi, avrebbe potuto dormire da solo nel cortile. A Zarko fu dato un sacco a pelo e così andò fuori”

“Noi sapevamo quello che sarebbe successo, ma nessuno di noi voleva perdersi il divertimento. Ora, Maestro Theon sapeva che c’erano alcuni serpenti che venivano fuori di notte. Zarko giaceva proprio nel cortile, ed essendo terribilmente scomodo, non poteva prendere sonno; ad un certo punto, nella quiete della notte, cominciò a sentire qualcosa strisciare fra i sassi. Alla luce della luna, si accorse che dei serpenti di stavano dirigendo proprio verso il posto dove lui giaceva, vicino alla fontana che stava al centro del cortile”.
L’amico si Zarko la indicò con il dito e continuò il racconto.

“Loro stavano andando solo a bere, ma come Zarko li vide, saltò in piedi e scappò via con un cerbiatto inseguito da un leone. Saltò attraverso la più vicina finestra della camera dei ragazzi e si mise giù, così tranquillo come mai avrebbe potuto. Oh, non si era mai visto un principe reale così desideroso di dividere la sua stanza da letto con altri venti ragazzi!”


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