Dopo aver ascoltato la storia del Tesoro Nascosto, Meiling ha capito ancora di più il valore quello che sta imparando grazie ai suoi nuovi amici. Però si chiede se ogni volta che vuole meditare deve seguire gli stessi passi.
Come se le leggesse nel pensiero, Daniele prontamente dice: “Comunque, quando mediti da sola, non devi ripetere la Prima Meditazione ogni volta. Puoi anche farlo se vuoi, ma di solito quando meditiamo seguiamo un percorso diverso: prima sentiamo come stanno i nostri centri di energia e poi usiamo delle tecniche per farli stare bene se è necessario.”
Meiling sospira, sollevata, perché aveva già dimenticato tutti i passi della Prima Meditazione o quasi. Ma subito dopo chiede, “E allora come faccio a far salire la mia Kundalini? oppure rimane su da subito?”
La sua vicina Alessia risponde, “Per far salire la Kundalini usiamo un metodo più veloce, davvero facile. Te lo spieghiamo subito, così poi potrai provare a casa da sola. Segui questi passi.”
Come far salire l’energia Kundalini
- Passo 1 – Mettere la mani sinistra all’altezza della parte bassa della pancia, tenendo il palmo verso il corpo.
- Passo 2 – Far andare la mano sinistra verso l’alto lentamente mentre la destra gira intorno alla sinistra, salendo quando si trova vicino al corpo e scendendo quando si trova dall’altra parte.
- Passo 3 – Salire su fino a sopra la testa; è importante guardare sempre il palmo della mano sinistra: dove va la nostra attenzione, va anche il nostro cuore!
- Passo 4 – Quando le mani sono sopra la testa si fa un bel nodo (nell’aria) per indicare che la nostra attenzione deve restare là, in cima alla testa, dove avviene lo Yoga.
- Passo 5 – Riportare giù le mani e ripetere questo esercizio per altre due volte, facendo ogni volta un nodo in più; i nodi saranno quindi prima uno, poi due e poi tre. Tre volte, così come i nostri canali di energia: quello destro o canale del Sole; quello sinistro o canale della Luna; quello centrale o canale dell’Evoluzione.
“È davvero facile!” esclama Meiling.
“Sì lo è,” dice Alessia, “ma non abbiamo finito. Dopo aver fatto salire la nostra Energia, dobbiamo creare una barriera di protezione, così che i nostri centri di energia non sono disturbati durante la meditazione.”
Come proteggere i nostri Centri di Energia
“Anche in questo caso, il movimento è molto semplice. Praticamente facciamo un arco con la nostra mano destra, anzi con tutto il braccio. Partiamo con la mano destra vicino alla mano sinistra, poi facciamo andare la mano su su lungo il lato sinistro, poi sopra la testa e poi la facciamo scendere giù lungo il lato destro e poi torniamo indietro con la mano destra che sale lungo il lato destro, sopra la testa e poi giù lungo il lato sinistro e così abbiamo fatto il primo arco di protezione per il primo centro.
Andiamo avanti così fino a fare sette archi in tutto, uno per ogni centro.”
“Sai, Meiling, puoi usare questa tecnica ogni volta che vuoi, non solo durante la meditazione” dice Alessia. “Per esempio, se sei agitata o arrabbiata con qualcuno, oppure triste, ecco, prova ad alzare la tua Kundalini e fare gli archi di protezione e vedrai che poi ti sentirai meglio.”
“In sanscrito questo arco di protezione viene chiamato bandhan” aggiunge Daniele. “Per aiutarti, puoi guardare un video con un cartone animato che ti mostra come si fa.”
Meraviglioso.Grazie